Paolo Virzì La pazza gioia
2016 » RECENSIONE | Drammatico | Commedia
Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti
31/03/2017 di Claudio Mariani
Se da una parte Virzì si mette al servizio delle donne, due donne in particolare si mettono al suo servizio, due attrici che appaiono in stato di grazia, da una parte la moglie del regista, Micaela Ramazzotti, ancora una volta in un ruolo difficile, da rovinata, è semplicemente perfetta. Dall’altra la Bruni Tedeschi, ancora una volta monumentale: fin dalla prima scena, in cui si vede lei di schiena che entra prepotentemente nella storia distribuendo ordini e critiche, si capisce che si porterà il film su quelle stesse spalle nervose e sinuose allo stesso tempo. Ma da sola non avrebbe retto tutto il film, il personaggio della Ramazzotti entra più tardi e diventa subito la metà di un’alchimia perfetta. Ormai è chiaro che loro sono le due muse del regista che in questo caso è riuscito nella difficile impresa di unirle con grazia e precisione chirurgica, anche grazie all’ottimo lavoro di sceneggiatura a quattro mani assieme all’amica Francesca Archibugi.
Sembra proprio un film scritto egregiamente su due personaggi, poi il resto regge da solo, senza stare a guardare e soffermarsi su qualche faciloneria e semplicità narrativa di troppo, che passano dunque in secondo piano.
Un’altra percezione, alla fine del film, è anche legata al motivo musicale portante, Senza Fine cantata da Gino Paoli: ecco, questa è la sensazione, la storia delle due protagoniste sembra non avere mai fine, al di là del film stesso, e così ci piace ricordarle…