Mélanie Laurent

Thriller

Mélanie Laurent Libre


2024 » RECENSIONE | Thriller | Poliziesco
Con Lucas Bravo, Léa Luce Busato, Yvan Attal, Rasha Vukvic



25/10/2024 di Arianna Marsico
Decisamente una sorpresa: questo si è rivelato Libre di Mélanie Laurent alla Festa del cinema di Roma.
La storia è ispirata (fedelmente in alcuni aspetti, più liberamente in altri) alla vita di Bruno Sulak (un convincente Lucas Bravo), ladro gentiluomo che, tra gli anni '70 e la prima metà degli '80, ha portato a segno in Francia un numero incredibile di rapine, senza però mai sparare un colpo. Aspetto rassicurante e modi gentili, non "un cretino dal grilletto facile ", come lo definirà George Moréas (Yvan Attal), poliziotto che lo arresterà più volte, perché, oltre al fascino e alle rapine, a rendere Sulak celebre contribuirono anche le sue evasioni. 
Detto così Libre quindi potrebbe sembrare un thriller poliziesco anche di maniera. E invece trabocca di amore (quello per Annie interpretata da Léa Luce Busato) di amicizia (come quella con Steve, incarnato da Rasha Vukvic) e di libertà. Bruno insiste più volte, nei suoi discorsi con Annie, sull'emarginazione, sull'essere libero, sulle ingiustizie (come quando commenta la notizia dell'innalzamento dei tassi di interesse che renderà più difficle chiedere un prestito). Emerge un'anarchia tutta nuova e personale, lontana dallo stereotipo del bombarolo. Non è nella, pur interessante, colonna sonora, ma Les Anarchistes di Léo Ferré descrive benissimo l'animo di Sulak in particolare in questi versi:
"Ils ont un drapeau noir En berne sur l'Espoir Et la mélancolie Pour traîner dans la vie Des couteaux pour trancher Le pain de l'Amitié" (Hanno bandiere nere Sulla loro Speranza E la malinconia Per compagna di danza Coltelli per tagliare Il pane dell'Amicizia).
 
Per citare di nuovo il cantautore d'Oltralpe...non son che l'uno per cento ma credetemi esistono...
Ed esistono fino all'ultimo respiro.