Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Theis

Drammatico

Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Theis Party Girl


2014 » RECENSIONE | Drammatico | Commedia
Con Angélique Litzenburger, Joseph Bour, Mario Theis, Samuel Theis, Séverine Litzenburger, Cynthia Litzenburger



27/09/2014 di Paolo Ronchetti
Presentato a Cannes 2014, dove ha inaugurato la sezione Un Certain Regard, arriva ora in Italia questo film dolceamaro che ha vinto inaspettatamente la Caméra D’or e, meritatamente, il premio per il miglior cast. Party Girl è la storia di una donna, Angelique, che dopo una vita passata a intrattenere clienti nei night club della regione di confine della Loria, a sessant’anni si trova a dover pensare ad una alternativa alla sua vita. Nel momento in cui il corpo incomincia ad essere meno appetibile per i suoi clienti ed emerge sempre più forte un disagio, che si manifesta in liti con colleghe e frequenti alzate di gomito, un cliente abituale le chiede inaspettatamente di sposarla. Sostenuta dalle amiche e colleghe Angelique si ritrova a dover pensare e scegliere tra una carriera ormai ai minimi termini e i legami sentimentali: quelli con un uomo e quelli con i propri quattro figli sparsi per la Francia.

 Tratto da una storia vera, e filmato dai figli con la madre come protagonista, il film ha i suoi momenti migliori quando sono i gruppi di attori a recitare. Quando sembra che al regista basti dire agli attori e, soprattutto, alle attrici: “mangiate”; “fate festa”; “camminate chiacchierando”. In questi momenti, soprattutto nella versione originale, il film sembra volare, tutti sembrano sapere istintivamente cosa fare e si è catapultati all’interno della storia. I problemi nascono in altri momenti: quando una scrittura sin troppo semplice non viene sorretta dal gruppo. È allora che l’impasse si sente tutta e il film fa più fatica ad andare avanti. È anche vero che a distanza di tempo alcune scene riemergono nella mente con inusuale, e inaspettata, forza: lei in stanza circondata dalle sue bambole e dal suo non voler crescere; la difficoltà ad avere rapporti di intimità con il nuovo compagno; le scelte fatte e maturate sempre in solitudine sino alla fine. Sospesa tra una ricerca quasi irresponsabile di libertà e una inattesa quanto gratuita generosità Angelique è un personaggio da amare o odiare, o ancor meglio: da amare e odiare. Esattamente così come il film.