Love (netflix) Love - stagione 1
2016 » SERIE | Commedia
05/04/2017 di Claudio Mariani
E così che bisogna prendere la serie, sapere che se riderai, lo farai per delle situazioni che non sono comiche, ma sono tra il quasi-surreale, il quasi-grottesco, il quasi-comico, insomma, il “quasi” applicato al “tutto”.
Ci sono delle scene memorabili, impagabili, soprattutto legate al mondo dei freak, dei nerds, degli sfigati, come il gruppo che compone canzoni per i film che non hanno colonna sonora, oppure il lancio dei dvd/bluray dalla macchina…genialità allo stato brado!
Pare che la serie faccia parte del filone Sadcom, dove si espongono dinamiche reali con il cinismo e la schiettezza che contraddistinguono il nostro mondo odierno. Genere tipico di un certo cinema indipendente tipicamente ed unicamente statunitense; ricordiamo degli imperdibili film recenti come Frances Ha o Il Piano di Maggie, per esempio. Un genere vivissimo e che promette molto bene.
E così la storia su doppio binario di Gus (un Paul Rust tanto brutto quanto impeccabile e comico senza volerlo) e Mickey (una Gillian Jacobs pazzesca) fila via come niente. I due sembrano protagonisti di due telefilm differenti, salvo poi incrociarsi diverse volte, grazie ai percorsi perversi del destino. Il personaggio più interessante è proprio Mickey, sempre con le sopracciglia che degradano verso il naso, sempre precaria nella sua vita, dipendente da droghe-alcool-sesso, sempre imbronciata, infastidita, ma con un sottofondo di dolcezza nascosto dalla sua stronzaggine imperturbabile.
Apatow ha fatto il suo capolavoro di scrittura. Nel suo genere, siamo a un millimetro dal capolavoro.
COSA FUNZIONA: tutto, ma soprattutto la sceneggiatura.
COSA NON FUNZIONA: nulla