Ivano De Matteo La Bella Gente
2009 » RECENSIONE | Drammatico
Con Monica Guerritore, Antonio Catania, Iaia Forte, Giorgio Gobbi, Victoria Larchenko
03/10/2015 di Paolo Ronchetti
Esce con un ritardo di sei anni questo La Bella Gente già circolato e premiato in Francia ma sino ad ora invisibile in Italia per problemi distributivi. Nel frattempo Ivano Di Matteo aveva pubblicato il controverso Gli Equilibristi sulla caduta, dalle stelle alle stalle, di un uomo separato interpretato con convinzione da Valerio Mastrandrea. Ma veniamo a questo La Bella Gente.
L’intruso, “l’Altro”, capace di scardinare la tranquillità della famiglia borghese è un classico del cinema che, se maneggiato con attenzione, porta a risultati sempre notevoli. Questo La Bella Gente di Di Matteo ne è la conferma riuscendo a essere convincente nonostante ripetuti inciampi, il primo dei quali è posto, appositamente, a motore della storia. Susanna, una brava Monica Guerritore, pur lavorando nel sociale - si occupa, come psicologa, di donne che hanno subito maltrattamenti – decide di fare ciò che ogni professionista del sociale sa di non dovere/potere fare: si porta il “caso”, la prostituta, direttamente in casa senza rivolgersi ai professionisti. Sarebbe come trovare un ferito grave e portarselo in casa invece che chiamare l’ambulanza! Nonostante questo difetto di partenza (anzi direi attraverso questo difetto di partenza) il film trova una sua via interessante sostenuto da attori superbi, su cui svettano una Iaia Forte strabordante e un Antonio Catania straordinario, e da una mano registica felice che evita che i piccoli ma visibili problemi di sceneggiatura possano fare deragliare il film verso binari morti o, ancor peggio, verso il ridicolo.
Il bersaglio, una certa borghesia “illuminata”, viene colpita nel suo ventre molle del “vorrei ma non posso”, nel suo abbandonare/rinnegare, quasi senza rimorsi, una promessa “salvifica” fatta in maniera acritica e univoca senza pensare realmente all’altro. Ma, in questo La Bella Gente, ciò che colpisce e lascia agghiacciati è come, alla fine della storia, non ci sia nessuna crisi all’interno della coppia che ne esce, se non rafforzata, apparentemente senza conseguenze.