Eros Puglielli Cortina Express
2024 » RECENSIONE | Commedia | Comico
Con Pasquale Petrolo, Christian De Sica, Isabella Ferrari, Marco Marzocca, Francesco Bruni, Paolo Calabresi, Beatrice Modica, Riccardo Maria Manera
27/12/2024 di Roberto Codini
Puglielli, che aveva lasciato la videocassetta nella tasca del suo giaccone, riceve la telefonata di Nanni Moretti che lo porta a Bimbi belli, la rassegna del Cinema Arena Nuovo Sacher e si afferma come regista indipendente originale, dal tratto unico e inimitabile. Amante anche della commedia, il regista realizza nel 2022 Gli idoli delle donne con Lillo e Greg, commedia surreale e divertente che a nostro avviso non ha avuto il successo che meritava.
Il sodalizio con la comicità della commedia prosegue e il regista, con Lillo, al quale si aggiungono Isabella Ferrari e Christian De Sica, attore simbolo dei cosiddetti “cine-panettoni”, dà vita a Cortina Express, un diverso capitolo della vacanze a Cortina, dove la lotta di classe affiora nel racconto tra tariffe di taxi che costano 300 euro e ingressi in discoteca che ne costano 800.
Lillo è Dino Doni, musicista e aspirante impresario musicale che porta la figlia a Cortina, nell’albergo di lusso dove alloggia Osso Sacro (chiamato “Malleolo”), un trapper milanese e razzista, adorato dalle ragazze. La moglie si è ritirata in India con gli elefanti, ma a Cortina Doni incontra anche un uomo, Christian De Sica, travolto dai debiti, che guida una Ferrari scassata (“è vintage”, si giustifica lui) e cerca di rifarsi una vita. Dino Doni non conosce Osso sacro, ma scopre di essere conosciuto e adorato dai russi (ricorda qualcuno?), capitanati da un oligarca con un occhio solo (che tra l’altro è quello malato), interpretato dal grande Paolo Calabresi.
Il film, strutturato come un cine-panettone, si rivela presto il suo opposto: Cortina è un luogo orribile, abitato da ricchi sfondati che sfruttano poveri lavoratori, tra i quali un addetto calabrese dell’hotel, del quale si innamora la figlia di Doni, dopo aver scoperto che Osso Sacro è in realtà un cinico giovane rampollo del Nord Italia. I personaggi sono antipatici e sembrano usciti dall’horror umano amato da Puglielli, che riesce a realizzare un film che speriamo venga capito, un cine-panettone indigesto perchè si impone come film politico e sociale, un ritratto dell’Italia di oggi, molto peggiore di quella degli anni’80, ma dove non deve mancare la speranza: bisogna fuggire da Cortina per tornare in Calabria.
Christian De Sica è straordinario (come già nell’ultimo film di Virzì), Lillo si afferma sempre di più come un attore comico idolo delle donne e non solo, e i giovani esordienti si rivelano attori talentuosi diretti da un regista in grado di affrontare temi serissimi con il registro della commedia, come già Sidney Sibilia e Mainetti, omaggiando la commedia con cui ha convissuto la mia generazione, cresciuta con i Natali a Cortina, ma che vi può tornare con una consapevolezza in più. I protagonisti di quella stagione non vengono sconfessati, ma riproposti in un contesto diverso, dove c’è bisogno di eroi più che di supereroi, perché l’Italia è un posto meraviglioso anche ora, e personaggi come il bravissimo Marco Marzocca (Negli Idoli delle donne c’era Guzzanti, qui il suo fedele compagno di tv) non perdono la fiducia, nonostante tutto.
Cortina Express è un film divertente, ma è soprattutto una bellissima storia raccontata da uno dei registi più interessanti e creativi del panorama italiano, in grado di nobilitare e riscattare quella commedia all’Italiana troppo maltrattata, trasformandola in cinema d’autore in grado di divertire e di far riflettere. Il cine-panettone si è risvegliato con una veste diversa e con qualcosa in più: c’è la vita delle persone, ci sono i sogni e soprattutto un cinema in grado di accoglierli e regalarli al pubblico. Grazie Cortina Express, grazie Eros Puglielli.