Claudio Bisio L`ultima volta che siamo stati bambini
2023 » RECENSIONE | Drammatico | Commedia
Con Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini
31/10/2023 di Roberto Codini
Quando Bisio e sua moglie Sandra Bonzi hanno letto il libro di Fabio Bartolomei, pubblicato nel 2019, hanno capito che quella raccontata nel romanzo era una storia da trasformare in un film. Sono stati proprio i collaboratori di Bisio, come lui stesso ha raccontato in una intervista, a suggerirgli di dirigerlo lui stesso. E così è stato.
Nel film, che è stato definito “il JoJo Rabbit italiano”, ambientato nell’estate del 1943, quattro bambini, mentre intorno a loro esplodono le bombe, giocano alla guerra. Italo è il ricco figlio di un gerarca fascista, Cosimo ha il papà al confino, Vanda è orfana e Riccardo viene da un’agiata famiglia ebrea. Quando il 16 ottobre Riccardo sparisce, i tre bambini decidono di andare in Germania per riportarlo a casa. Parallelamente viene raccontata la guerra degli adulti, in un'Italia dove vigevano le leggi razziali. Così Vittorio, milite fascista, e suor Agnese caminano sugli stessi binari dei bambini, esaminando le loro differenze, fino a quando si libereranno delle loro divise.
Il film di esordio di Bisio è una commedia apparentemente semplice, che racconta un periodo buio della nostra storia con lo sguardo dei fanciulli, e qui il pensiero va a La vita è bella di Benigni, riportandoci, nel finale, alla dura realtà, che ci obbliga a non dimenticare il passato, e qui il pensiero va a Train de vie di Radu Mihăileanu.
Bisio avrebbe potuto scegliere, per il suo esordio da regista, una qualunque commedia italiana e all’italiana, magari sfruttando la sua bravura e la sua comicità; invece decide di raccontare una storia bella, triste e necessaria, ora più che mai, indossando l’abito di regime, in un cameo di pochi minuti.
Anche per questo L’ultima volta che siamo stati bambini è un film da vedere e rivedere, non senza prima aver riletto (e magari cantato) la canzone del grande concittadino di Bisio, il meraviglioso Giorgio Gaber:
Non insegnate ai bambini
Non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
Potrebbe far male
Forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
Che è sempre più raro
Non indicate per loro
Una via conosciuta
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
Non divulgate illusioni sociali
Non gli riempite il futuro
Di vecchi ideali
L'unica cosa sicura è tenerli lontano
Dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
Che è sempre più spento
Non li avviate al bel canto, al teatro
Alla danza
Ma se proprio volete
Raccontategli il sogno di
Un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini
Ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
Stategli sempre vicini
Date fiducia all'amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.