Anthony M. Dawson (antonio Margheriti) CONTRONATURA
1969 » RECENSIONE | gotico
Con Dominique Boschero, Marianne Koch, Joachim Fuchsberger, Claudio Camaso, Luciano Pigozzi
di Alessio
Margheriti, col solito pseudonimo di Anthony M. Dawson, realizza indiscutibilmente il suo capolavoro. Un film cupo e crudele allo stesso tempo che non lascia molti spazi al perdono, dove in una villa in mezzo alla campagna e immersa nella nebbiosa brughiera, innocenti e colpevoli sono puniti assieme dalla vendetta delle forze del male. La decadenza morale dei protagonisti si avverte in ogni singola inquadratura. Nessuno è più innocente...
Nella varie sequenze all'interno della villa è quasi possibile sentire, grazie all'abile mano di Margheriti, che privilegia movimenti di macchina avvolgenti e sinuosi, le tensioni e le paure dei protagonisti. Il ricorso al colore (il rosso e il bruno) assieme ad una scenografia dagli addobbi ridondanti e pesanti contribuiscono a sottolineare il carattere sospeso del tempo dell’azione, creando un'atmosfera di angoscia e di suspence, per giungere infine all'inaspettata e poetica conclusione della storia quando una terrificante ondata di fango sommerge i protagonisti.
L'ultima ed inquietante sequenza rivelatrice, nella quale il peccatore espia in maniera atroce la sua colpa, metaforicamente sembra annunciare il canto del cigno del fantastico italiano. Infatti, alla fine del decennio d’oro del gotico italiano, Contronatura segna la fine definitiva di quel modello e funge da spartiacque sia tra il gotico-sexy degli anni Sessanta e l’horror erotico degli anni Settanta, sia tra l’horror di discendenza anglosassone e il nascente giallo argentiano.
Contronatura riassume in sé, nella sua perfezione, tutte le caratteristiche e le inquietudini erotiche della cinematografia di genere italiana.
Margheriti, infatti, prefigura in un certo modo le audacie della cinematografia di genere a venire, rimanendo però all’interno di quella goticità italiana tipica degli anni Sessanta che tanta fortuna ha portato ai migliori autori italiani. Per concludere, Contronatura è senza ombra di dubbio uno dei gotici italiani meglio girati del decennio, nei suoi momenti migliori secondo solo alle opere del grande e compianto Bava.