SURSUMCORDA La porta dietro la cascata
2010 - Egea
La porta dietro la cascata è l´album che non ti aspetti da un gruppo italiano. Una gradita sorpresa. Un doppio studiato fin nei minimi dettagli, dominato dal concetto di “frattale”, come si evince già dalla copertina e dal secondo disco, nonché uno dei lavori italiani più raffinati ed eleganti del 2011.
Il gruppo non si sofferma su un genere preciso, non vuole essere etichettato, ma spazia dal pop cantautoriale al jazz, dalla bossa nova alle sonorità mediterranee.
La loro proposta è intrisa di momenti di alto lirismo, di ampio respiro mantenendo sempre un´attitudine sperimentale. Non si tratta, quindi, di un disco semplice né di un album complesso, è un lavoro cameristico, ragionato, sognato, una raccolta di sensazioni e stati d´animo, il soffio di vento che scompiglia i capelli. Non è raro rintracciare nelle tracce rimandi alla Natura come in Infinito o la magia dell´amore romantico ne Il palazzo, così come raccontato da Goethe.
Non c´è solo musica nel lavoro dei Sursumcorda ma tutto un universo letterario, pittorico, fantastico che usa il suono come mezzo per comunicare ciò che non è immediato. Non bisogna per forza di cose seguire una linea precisa, da Mina (So che mi vuoi) all´Ecclesiaste (Tutti i fiumi vanno al mare) tutto può essere utile per arrivare ad un obiettivo preciso, per rispettare una determinata estetica. Il primo disco può essere considerato, a tutti gli effetti, un concept ed è un invito a non fermarsi dinanzi alla bellezza, rievocando, per certi versi, Thomas Mann. Concetto che viene ripreso nel secondo disco strumentale che ha come protagonista i "frattali", un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura e allo stesso modo su scale diverse. Si esce, così, dall´ascolto storditi e appagati.
Il nuovo lavoro dei Sursumcorda è un viaggio nel tempo, l´esempio lampante di come dovrà essere un album cantautoriale italiano nel futuro. Infatti, se i Virginiana Miller sono il presente, l´ensemble milanese è il futuro della musica italiana di qualità.
Infine va assolutamente sottolineato il lavoro di packaging, con copertina bianca levigata, cofanetto accurato e un booklet con testi e quadri di Elisabetta Keller, pittrice milanese. Un ottimo biglietto da visita e la naturale introduzione alla musica dei Sursumcorda.