Rosario<small></small>
Americana • Folk • Folk Blues Psichedelia Soundtrack

Sacri Cuori Rosario

2012 - Decor

25/02/2013 di Giuseppe Verrini

#Sacri Cuori#Americana#Folk



Rosario è il secondo lavoro del gruppo romagnolo Sacri Cuori, dopo l’eccellente Douglas & Dawn (2010) molto apprezzato dalla critica in Italia e all’estero e in questo splendido album è evidente l’ulteriore crescita di questa band.

Il gruppo, che  è formato da  Antonio Gramentieri,  leader e fondatore della band,  alla chitarre elettriche e acustiche e  lap steel , Francesco Giampaoli al basso, Christian Ravaglioli  al piano, hammond, organo, wurlitzer, synth , fisarmonica  e fiati, Diego Sapignoli alla batteria e percussioni,  Denis Valentini alle percussioni , fiati e voce , ed Enrico Mao Bocchini alla batteria e percussioni ,  meriterebbe maggiore considerazione  anche in Italia perché è sicuramente una delle più belle realtà italiane e anche una delle poche che si muove ed opera a livello internazionale con grandi riconoscimenti.

I Sacri Cuori sono infatti la backing band in sala di registrazione e dal vivo, attraverso centinaia di concerti negli Stati Uniti e in Europa, di importanti artisti come, tra gli altri , Hugo Race e  Dan Stuart ( Green on Red)  mentre  nel loro primo disco avevano come ospiti John Convertino e Jakob Valenzuela dei Calexico  e Howe Gelb dei Giant Sand.

Questo nuovo lavoro è stato registrato a Richmond (Virginia) e a Hollywood (California) e vede la partecipazione tra gli altri di John Convertino ( Calexico), Marc Ribot, David Hidalgo, Woody Jackson, Jim Keltner e Isobel Campbell che è anche autrice delle liriche e presta la sua bella voce  nelle uniche due tracce cantate del disco.

Si perché questo  è un disco essenzialmente strumentale, un genere che sta  ritornando con diversi validi gruppi,  dopo i grandi fasti degli anni ’60 dove spopolava con gruppi  come Shadows,  Champs, Tornadoes, Ventures e molti altri che gareggiavano in popolarità con i più importanti  gruppi beat e rock. La musica è  influenzata dal suono americano, dalle colonne sonore anni ’60 dei grandi autori italiani, dalla musica di confine, con ampie ballate desertiche che si susseguono a brani più  ritmati che ci ricordano feste, balere e gioia di vivere. C’è un forte impatto visivo nella loro musica e la grande bravura di Gramentieri alla chitarra crea melodie e riff che emozionano e catturano l’attenzione dell’ascoltatore.

Pensiamo alla splendida Fortuna, lenta, sognante ed epica che  invita a perdersi in spazi infiniti, a Lido forse il brano migliore del disco che ci conduce nell’atmosfera di una balera sul mare, nella riviera romagnola d’estate, o in Teresita dove i Champs sposano il synth e l’elettronica. La voce di Isobel Campbell è affascinante e suadente in Silver dollar e Garrett,east  gli unici due brani cantati del disco, che ci immergono nelle atmosfere create da Badalamenti in Twin Peaks .

Ci sono anche momenti  più  inquietanti e tenebrose come in Out of grace con un rabbioso sax, o ritmi più incalzanti e suoni psichedelici come in Sei, mentre Sipario! evoca suoni da film di Fellini. Ma il gruppo da il meglio di sé nelle lente e suadenti ballate come in  Where we left dove esce alla grande  la chitarra ipnotica e avvolgente di Gramentieri .

Sedici brani (nel  cd diciannove, visto che ci sono anche  un inedito, il  blues Steamer e le alternative take di Lido e Teresita ) per un disco che si ascolta con grande piacere e che ci permette di sognare e volare in alto.

E’ sicuramente un gran bel  disco di una  grande band.  Se ancora non li conoscete dovete assolutamente scoprirli, ne rimarrete affascinati. Tra la sabbia della riviera romagnola e quella dei deserti americani, splendide canzoni senza parole.

Track List

  • TRACKLIST
  • Silver Dollar
  • Fortuna
  • Quattro passi
  • Out of grace
  • Sipario!
  • Garrett,west
  • Where we left
  • Teresita
  • Garrett,east
  • El Conte
  • Sundown,rosa
  • Lee-show
  • Lido
  • El Gone
  • Sei
  • Non tornerò
  • Bonus Tracks Previously unreleased
  • Steamer
  • Lido (Alt. take)
  • Teresita (Alt. take)

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