Officina della Camomilla Dreamcore
2024 - Hachiko Dischi
Come possono convivere Borroughs e Luc Besson, gli snuff movie e Rimbaud, Alexander Supertramp e il candyflip? Cos'è il Dreamcore, oltre a essere il titolo dell'ultimo disco de L'Officina della Camomilla?
Chiediamolo a Francesco De Leo, che ha ideato il progetto ormai quattordici anni fa. Dopo Palazzina Liberty (di cui avevamo scritto qui) e una pausa di qualche anno (in cui ha inciso La Malanoche nel 2018, e nel 2021 Swarovski, uscito per l’etichetta Hachiko Dischi, creata da lui), il cantautore ha concepito questo lavoro, riformando il gruppo e ripartendo per un viaggio denso di citazioni e riferimenti alla cultura di ogni livello e genere, che un tempo si chiamava indie, e ora viene più spesso definito it-pop.
Strumenti giocattolo, riff accattivanti, testi citazionisti, immaginario pop mescolato alla psichedelia e alle tendenze più recenti, senza tralasciare incursioni nel mondo delle sostanze variamente psicotrope, si accavallano con caotica ironia, a volte planando sul trash (Caramella Boy - Lecca Lecca Girl), altre volte affrontando il punk rock demenziale (Love Me Zombie), sempre trasmettendo uno straniante senso di disimpegno nostalgico.
Siamo sul confine tra le decadi, tra il fine secolo, con spruzzate di estetica on the road, e questi sintetici anni Venti, mentre i Baustelle (per cui De Leo aprì alcuni concerti) benedicono. Quindi, non serve davvero conoscere né comprendere tutti i riferimenti sopra citati (e l'altra cinquantina presente delle tracce): quello che conta è lasciarsi trasportare dal neoromanticismo di "Vampiri vestiti di paillettes", certi di non essere Arthur Rimbaud (Rimbaud Party) né di appartenere alla generazione beatnik (Woodstock '99), ma capaci di dipingere la città come un "Picasso tra i fiori di sambuco".
Chi li ha visti in concerto giura che la discontinuità eclettica del disco si tiene in una compattezza live (leggi qui); non resta che seguire le ultime tappe del tour. E, come si intitola una loro trilogia degli esordi, senontipiacefalostesso...
8.03.2024 | TORINO - Hiroshima Mon Amour
14.03.2024 | ROMA - Monk
15.03.2024 | CASERTA - Lizard Club
16.03.2024 | BOLOGNA - Locomotiv Club SOLD OUT
17.03.2024 | BOLOGNA - Locomotiv Club NEW
20.03.2024 | MILANO - Santeria Toscana 31
22.03.2024 | RONCADE (TV) - New Age Club
23.03.2024 | FIRENZE - Viper Theatre
Chiediamolo a Francesco De Leo, che ha ideato il progetto ormai quattordici anni fa. Dopo Palazzina Liberty (di cui avevamo scritto qui) e una pausa di qualche anno (in cui ha inciso La Malanoche nel 2018, e nel 2021 Swarovski, uscito per l’etichetta Hachiko Dischi, creata da lui), il cantautore ha concepito questo lavoro, riformando il gruppo e ripartendo per un viaggio denso di citazioni e riferimenti alla cultura di ogni livello e genere, che un tempo si chiamava indie, e ora viene più spesso definito it-pop.
Strumenti giocattolo, riff accattivanti, testi citazionisti, immaginario pop mescolato alla psichedelia e alle tendenze più recenti, senza tralasciare incursioni nel mondo delle sostanze variamente psicotrope, si accavallano con caotica ironia, a volte planando sul trash (Caramella Boy - Lecca Lecca Girl), altre volte affrontando il punk rock demenziale (Love Me Zombie), sempre trasmettendo uno straniante senso di disimpegno nostalgico.
Siamo sul confine tra le decadi, tra il fine secolo, con spruzzate di estetica on the road, e questi sintetici anni Venti, mentre i Baustelle (per cui De Leo aprì alcuni concerti) benedicono. Quindi, non serve davvero conoscere né comprendere tutti i riferimenti sopra citati (e l'altra cinquantina presente delle tracce): quello che conta è lasciarsi trasportare dal neoromanticismo di "Vampiri vestiti di paillettes", certi di non essere Arthur Rimbaud (Rimbaud Party) né di appartenere alla generazione beatnik (Woodstock '99), ma capaci di dipingere la città come un "Picasso tra i fiori di sambuco".
Chi li ha visti in concerto giura che la discontinuità eclettica del disco si tiene in una compattezza live (leggi qui); non resta che seguire le ultime tappe del tour. E, come si intitola una loro trilogia degli esordi, senontipiacefalostesso...
8.03.2024 | TORINO - Hiroshima Mon Amour
14.03.2024 | ROMA - Monk
15.03.2024 | CASERTA - Lizard Club
16.03.2024 | BOLOGNA - Locomotiv Club SOLD OUT
17.03.2024 | BOLOGNA - Locomotiv Club NEW
20.03.2024 | MILANO - Santeria Toscana 31
22.03.2024 | RONCADE (TV) - New Age Club
23.03.2024 | FIRENZE - Viper Theatre
