Spoken Unsaid<small></small>
Rock Internazionale • Alternative • Psycho dreamy sad pop, rock, psych

Herself Spoken Unsaid

2024 - Urtovox Records / Audioglobe / The Orchard

29/03/2024 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Herself#Rock Internazionale#Alternative

Esperienza, gusto, eleganza: queste peculiarità rendono senza dubbio molto intenso e chiaramente ben prodotto Spoken Unsaid, il sesto album del polistrumentista palermitano Gioele Valenti come Herself, pubblicato a cinque anni di distanza da Rigel Playground. 

Quello che viene presentato come un disco che comprende "folk apocalittico a bassa fedeltà, derive crooner e pop adamantino" (o anche "sad pop"), presenta minimalismi acustici umbratili che rammentano la scrittura intima di Sparklehorse, l'alternative americano più intimo e agrodolce, con chitarre acustiche più chiare in contrasto con bassi profondi, seducenti e malinconici, arpeggi dolceamari, o ritmi che accolgono tensioni e inquietudini. Non mancano neanche momenti dove distorsioni e accelerazioni si fanno accattivanti e suadenti, tra sonorità psych à la Flaming Lips, piano brillante, baluginii sognanti e cavalcate impetuose di chitarre (We Were Friends).

Arrangiamenti differenti, che possono essere eterei, sognanti e sospesi con linee di piano in evidenza (talora anche in tocchi dolorosi), possono sfoderare un sound essenziale, un folk delicato e introspettivo, o suoni più rock (con qualche punta persino quasi AOR/hard rock, un po' 70's, un po' glam e alternative à la Monster dei R.E.M.), d'altronde trovano la loro motivazione nelle diverse sfumature emozionali rappresentate, così come nella varietà di temi. Nei testi si spazia infatti da amori smarriti, il cui valore forse è stato apprezzato troppo tardi, ad egoismi, da sogni che il tempo si è portato via, a giorni che rendono pallidi e grigi, mentre si è cercato invano l'oro; ancora gli argomenti vanno da amicizie che deludono ad amori disastrosi che lasciano alla deriva, da storie che ti lasciano con "Nothing to teach nothing to learn", fino alla propaganda martellante che riporta sulla cresta dell'onda squali ed estremismi.

Ascoltate questo disco eclettico, raffinato e curato per fare scorta di bellezza: in tempi bui serve sempre. 

Track List

  • Nostos Algos
  • My Pills
  • San Francisco Bay
  • Soul
  • We Were Friends
  • Disaster Love
  • Sand
  • TVdelica