Emanuele Barbati Come sempre
2011 -
Emanuele Barbati con Come sempre, il suo primo mini disco (appena sette canzoni), supera lo scoglio di scrivere canzoni sensate e con una propria personalità, almeno a livello di testi.
Scordatevi il solito cantautore triste voce e chitarra.
Le canzoni di Come sempre sono intrise di quelle melodie pop pronte per essere il tormentone di più estati.
Sette canzoni che compongono il personale universo sonoro di Barbati, ispirate dalla musica made in Usa in cui il cantautore è stato per tre mesi ad osservare il lavoro delle etichette indipendenti oltreoceano come la Hellcat Records (Joe Strummer, Rancid).
Ecco dunque Giulia, o gli swingati Defaillance e Scacco matto, primo singolo tratto da Come sempre. Canzoni orecchiabili, piacevoli da ascoltare ma non proprio originali dal punto di vista melodico. Chi negli anni Novanta ascoltava il duo pop rap B-Nario non può non sentirne la somiglianza.
Emanuele Barbati ha alle spalle un passato da punk rocker, che subito salta all’orecchio ascoltando Ragazza pazza, unica nota stonata del disco a causa di un testo banalotto a tratti ridicolo (voglio una ragazza pazza che non perda tempo a farsi bella, che sappia essere tequila e camomilla).
Come sempre è una prima prova abbastanza valida, non riuscita a pieni voti perché ricca di quella poca maturità tipica da primo disco che segna la fase di ricerca di un proprio stile che ancora non si è raggiunto al cento per cento. Ma i presupposti non mancano.
Attendiamo dunque il prossimo disco.