Bosio L'Abbrivio
2012 - The Prisoner/Audioglobe
Il disco ricorda per certi versi Niente di serio (2012) di Federico Fiumani, stemperandone il rock in un indie pop arguto.
Non so più bene da quando è un inizio scoppiettante e sarcastico, anche molto radiofonico nei coretti finali. No Vatican No Taliban recupera lo slogan radicale in un ritmo dolceamaro, un testo surreale (“e i cani vivono come samurai, non si distraggono se tu non li distrai”) ed un finale quasi blues. Modo e modo prende di mira la presunta superiorità umana sullo “stupido animale” sempre con questo fare sornione, suadente e tagliente che caratterizza il lavoro.
La vera gemma de L’abbrivio è Casa Piccola (a F. B.): “Voglio ricordare che il nostro corpo è una casa piccola si ci sta perfetti ma lo sfratto esecutivo è dietro l’angolo, tutto sta poi nel trovare un’altra abitazione congeniale così che per un bel po’ non si è costretti più a trasmigrare” è un incipit tutto di un fiato, che arriva dopo una ouverture di piano in una inarrestabile concatenazione di pensieri e note. Metempsicosi e violoncelli creano un crescendo quasi prog, che poi si ferma come un carillon interrotto.
E lo spirito del sogno è quello che permea un disco nato con i suoi tempi lenti e con la gioia del gioco che vediamo nelle foto del booklet. Se si può ancora giocare con i cappelli di carta, si possono ancora indossare le lenti del surreale per filtrare la realtà.