Riot<small></small>
Emergenti • Alternative • Elettronica, Afrobeat

Above The Tre & E-side Riot

2016 - La Casa della Grancetta

29/09/2016 di Kevin Ben Alì Zinati

#Above The Tre & E-side#Emergenti#Alternative #Emergenti

Ascoltare musica equivale a viaggiare. Con la mente, indietro nel tempo, avanti. Viaggiare anche in luoghi diversi e sperduti, da nord a sud, da un continente all’altro. Ascoltare “Riot” fa esattamente questo effetto. Il nuovo album di Above the Tree & The E-Side è un biglietto musicale con cui posiamo volare e perderci nel tempo e nello spazio, vagando nel mondo e in una dimensione sfumata e a tratti quasi onirica. Con le sette canzoni dell’album, Marco Bernacchia e Matteo Sideri ci portano dai deserti alle grandi metropoli e ci ipnotizzano con ritmi che richiamano le sonorità più diverse. Dal folk e al blues di stampo americano, il duo non tralascia l’elettronica declinandola con quel sound tribale che porta in sé tutto l’affascinante mistero dell’Africa. 

Il progetto piace e incuriosisce, a partire dal titolo. Perche quel “Riot”, rivolta, con cui il duo identifica l’album, è la definizione precisa di ciò che il disco vuole raccontare. Dalle sette tracce emerge la costante ricerca di originalità nella tradizione, la volontà di slegarsi dal “solito” fondendo tra loro mondi di suoni tanto diversi quanto coniugabili, “rivoltandosi” contro la stagnazione di un’industria musicale ancora troppo immobile. Mentre tutto resta fermo, Above the Tree & The E-Side corrono, vagano alla ricerca di un suono nuovo tra suoni e ritmi, tra afrobeat e blues, tra deserti e grattacieli, passando per il Missisipi

Il loro - e quindi anche il nostro - viaggio inizia con “Youth”, dove chitarre folk e drum machines si fondono per creare atmosfere liquide e suggestive che richiamo deserti e scenari tribali. La stessa dimensione ipnotica e di marca etnica ritorna anche in “Rainbow Revolution”, dove il suono coinvolgente dell’elettrica di Marco si accompagna ai ritmi incalzanti delle percussioni. “Aftersquare” è il regno dell’elettronica e delle sue sfumature più tribali e sperimentali. Il brano svolge quasi il ruolo ponte. Si scende dall’aereo, si prende la coincidenza e si arriva negli Stati Uniti con il blues tagliente e allo stesso tempo delicato di “Saggy Balls Team” . Ultima tappa del viaggio, la Germania, e più precisamente Berlino. “Immigrants Ltd” è un originale e ben riuscito riflesso dell’ambient techno di matrice tedesca dove suoni quasi rarefatti che richiamano atmosfere esotiche si mescolano al suggestivo eco delle onde del mare. 

Come nel precedente lavoro “Wild”, il duo opta per la quasi totale assenza delle parole lungo tutto l’album. Una scelta non rivoluzionaria ma quantomeno rischiosa: senza una “guida” a cui aggrapparsi, chi ascolta avrebbe potuto perdersi e stancarsi. Grande merito, dunque, va a Above The Tree & The E-Side per aver saputo catturare l’attenzione attraverso un suono fresco, ricercato e mai banale. Quando la musica parla da sola, le parole non servono. In “Riot” le parole sono tutte da immaginare, ognuno, nei sette brani che compongono il lavoro, può metterci quelle che vuole. Ed è questo è il bello: ognuno di noi può avere la propria rivoluzione. 

Track List

  • Youth
  • Rainbow Revolution
  • Spark
  • Wrong Right Side
  • Aftersquare
  • Saggy Balls Team
  • Immigrants Ltd